Recovery plan: Bruxelles colloca la prima tranche di E-bond
Il d-day per il decollo del piano di ripresa dell’Unione europea è arrivato.
Oggi la Commissione Ue darà il via libera ai primi cinque piani nazionali di ripresa e resilienza e contemporaneamente dovrebbe collocare la prima tranche degli E-bond che serviranno a finanziare con prestiti e aiuti i piani nazionali. Bnp, DZ Bank, HSBC, Morgan Stanley, Imi-Intesa Sanpaolo sono i cinque primary dealer che, su mandato Ue, stanno sondando il mercato per l’emissione del primo prestito sindacato, una modalità consueta per grandi operazioni come quella dell’Unione europea che è sostanzialmente all’esordio come grande emittente.
Si tratta di un titolo decennale, offerto presumibilmente per un importo compreso tra i 10 e i 20 miliardi di euro, ma molto dipenderà dalla qualità della domanda. Nel mese di luglio sono previste altre due emissioni analoghe. A settembre sono attese le aste per i titoli a breve.
Oggi l’approvazione dei primi cinque piani nazionali
A tagliare per primi la linea del traguardo sono i piani nazionali di Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Danimarca e Grecia. Mercoledì la presidente Ursula von der Leyen partirà alla volta di Madrid e Lisbona, prime tappe del tour che la porterà in tutte le capitali per annunciare la “buona notizia” del via libera, illustrare la valutazione di ciascun piano da parte della task force e per vedere di persona qualche progetto già avviato o pronto a partire. Un’operazione d’immagine, per enfatizzare la ripartenza, che in settimana porterà von der Leyen ad Atene, Copenaghen e Lussemburgo.
Il 22 von der Leyen a Roma, il 23 ok al piano italiano
L’agenda, non ancora ufficiale, prevede la tappa a Roma martedì 22, per annunciare al premier Mario Draghi il via libera al Pnrr italiano, previsto il 23 con una settimana di anticipo rispetto alla scadenza di fine mese. Poi toccherà al Consiglio, nel mese di luglio, dare l’ok definitivo che aprirà la strada ai primi anticipi di risorse per gli Stati membri. Per l’Italia l’anticipo è di 25 miliardi di euro.